Il ciclo di vita del prodotto rappresenta un concetto fondamentale per comprendere come la manutenzione preventiva incida sulla durata e sull’affidabilità di un UPS (gruppo di continuità). Conoscere le fasi del ciclo di vita e i relativi rischi di guasto permette di pianificare interventi di controllo e sostituzione dei componenti al momento giusto, riducendo costi e tempi di fermo macchina.
Come la manutenzione preventiva influenza il ciclo di vita del prodotto
Allungare la durata operativa del prodotto, mantenendo stabile il livello di affidabilità nel tempo.
Ridurre il tasso di guasto, mantenendo la curva di affidabilità “bassa e piatta”, ovvero con pochissimi eventi di malfunzionamento.
Massimizzare l’MTBF (Mean Time Between Failures), ovvero il tempo medio tra due guasti consecutivi. È importante ricordare che l’MTBF non coincide con il tempo tra due disalimentazioni: non tutti i guasti comportano un’interruzione di servizio.
Secondo studi di reliability engineering, la manutenzione periodica dei gruppi di continuità può aumentare l’MTBF fino al 40% rispetto ai sistemi trascurati. (Fonte autorevole: IEEE Reliability Society)
La curva del ciclo di vita del prodotto
l ciclo di vita di un UPS può essere rappresentato graficamente come una curva che descrive l’evoluzione del tasso di guasto nel tempo. Si distinguono tre fasi principali:
1. Fase di infanzia (o giovinezza del prodotto)
È il periodo successivo alla messa in servizio dell’UPS, spesso coperto da garanzia (generalmente 12 mesi). In questa fase possono emergere difetti di fabbricazione o di installazione, noti come “mortalità infantile” dei componenti. L’obiettivo è verificare il corretto funzionamento, effettuare test di carico e correggere eventuali anomalie iniziali.
2. Fase di vita utile
È la fase più lunga e stabile del ciclo di vita del prodotto. In condizioni ideali — temperatura controllata, umidità corretta e manutenzione programmata — l’UPS garantisce massima affidabilità e basso rischio di guasto. Tuttavia, se non vengono effettuate le sostituzioni dei materiali di consumo (come batterie, ventole, condensatori), il rischio di malfunzionamenti cresce progressivamente. Con controlli periodici e verifiche predittive, la durata della vita utile può aumentare notevolmente, evitando costosi fermi impianto.
3. Fase di vecchiaia o obsolescenza
Dopo anni di esercizio, i componenti elettronici e meccanici iniziano a degradarsi. In questa fase il tasso di guasto cresce rapidamente e può non essere più conveniente effettuare riparazioni o aggiornamenti. È il momento di valutare la sostituzione completa dell’UPS o una revisione strutturale dell’impianto elettrico.
L’errore fatale con le architetture ridondanti
Un errore concettuale molto diffuso è credere che la manutenzione possa essere trascurata in presenza di sistemi ridondanti (ad esempio, due UPS in parallelo). L’idea è: “Se uno si guasta, c’è l’altro.”
Questo è un errore marchiano: l’assenza di manutenzione corretta rende l’intera architettura vulnerabile. Se un UPS sviluppa un difetto (come l’area cerchiata), è molto probabile che l’altro, installato e operante nelle stesse condizioni, manifesti un difetto simile a breve. Il risultato non è il guasto di un UPS, ma il rischio esponenziale di guasto su entrambi gli UPS, annullando il vantaggio della ridondanza e mettendo a serio rischio la disalimentazione dei carichi critici. La manutenzione costante è l’unica assicurazione contro questa “doppia” vulnerabilità.
Il ruolo cruciale della manutenzione preventiva per l’affidabilità dell’UPS
La manutenzione preventiva è l’unico strumento efficace per manipolare positivamente la curva a vasca da bagno e allontanare l’obsolescenza.
1. Massimizzare la Vita Utile e l’MTBF
L’obiettivo principale della manutenzione è duplice:
Prolungare il periodo di Vita Utile: La manutenzione costante “allunga” il tratto orizzontale della curva, posticipando l’inizio della fase di Vecchiaia.
Abbassare il Tasso di Guasto: Mantenendo l’UPS in condizioni ottimali, si tende ad approssimare il tasso di guasto a zero in questo periodo.
Questo approccio mira a ottenere il massimo MTBF (Mean Time Between Failure) possibile, che rappresenta il tempo medio che intercorre tra due guasti (il tempo medio tra i guasti). È fondamentale ricordare: l’MTBF misura il tempo tra due guasti, non tra due disalimentazioni, poiché non ogni guasto porta necessariamente all’interruzione del carico.
Eliminare la “Zona a Rischio” (Area Cerchiata)
La parte centrale della curva, che dovrebbe essere piatta, presenta il rischio di un innalzamento del tasso di guasto (la cosiddetta “Area Cerchiata” del testo originale). Questo picco è dovuto proprio alla mancanza di manutenzione preventiva, di controlli predittivi e alla mancata sostituzione di materiali di consumo (es. condensatori, batterie) la cui vita utile è programmabile. Un programma di manutenzione corretta è l’unica garanzia per appiattire completamente questa zona e mantenere il tasso di guasto al minimo.
Controllo Batterie per UPS
Non bisogna dimenticare che l’affidabilità di un sistema di continuità richiede controlli sull’UPS ma anche sulle Batterie. Statisticamente oltre il 50% delle chiamate di guasto dipendono da batterie esaurite o interrotte.
Il massimo MTBF (di sistema) richiede anche accurati controlli delle batterie. La scelta migliore è quella di adottare sistemi automatici di controllo delle batterie, monoblocco per monoblocco.
Il ciclo di vita del prodotto di un UPS non è un concetto teorico, ma un modello reale di gestione dell’affidabilità. Capirne le fasi e applicare una manutenzione costante è la chiave per prolungare la vita utile del gruppo di continuità, ridurre i costi di fermo impianto e aumentare la sicurezza operativa.
Per questo motivo, le migliori pratiche nel settore industriale prevedono monitoraggi periodici, sostituzione programmata dei componenti e verifiche predittive effettuate da tecnici specializzati.
Domande Frequenti (FAQ) sul Ciclo di Vita del Prodotto e Manutenzione UPS
In che modo la manutenzione preventiva influisce sulla Vita Utile?
La manutenzione preventiva non solo riduce il tasso di guasto durante la Vita Utile (appiattendo il tratto centrale della curva), ma è anche l’unico modo per allungare questo periodo operativo e posticipare l’inizio della fase di Vecchiaia.
Cosa si intende per MTBF di un UPS?
MTBF (Mean Time Between Failure) è il tempo medio che intercorre tra due guasti successivi del sistema. È un indice chiave di affidabilità dell’UPS e non deve essere confuso con il tempo tra due disalimentazioni del carico.
Qual è la causa dei guasti nella Fase di Infanzia?
I guasti nella fase di Infanzia (o Garanzia) sono generalmente causati da difetti di fabbricazione dei componenti, da “mortalità infantile” di qualche componente elettronica o da errori e difetti generati durante la fase di installazione iniziale.
Quali componenti di un UPS si usurano più velocemente?
Le batterie, i condensatori e le ventole di raffreddamento sono i componenti soggetti a maggiore usura e devono essere sostituiti periodicamente.
Che ruolo gioca l’AI (Intelligenza Artificiale) nella manutenzione moderna?
L’AI supporta la manutenzione predittiva analizzando i dati in tempo reale dai sensori dell’UPS. Identifica le micro-anomalie e i pattern che precedono un guasto, consentendo di intervenire prima che il problema si manifesti, ottimizzando così l’MTBF.
La temperatura ambientale incide sul ciclo di vita del prodotto?
Sì, le condizioni ambientali, in particolare l’alta temperatura e l’umidità, sono tra i principali fattori di stress per un UPS e accelerano il degrado dei componenti critici (soprattutto le batterie e i condensatori), riducendo drasticamente la durata della Vita Utile.
Perché trascurare la manutenzione su UPS ridondanti è un errore?
La mancanza di manutenzione corretta su sistemi ridondanti aumenta il rischio che entrambi gli UPS, essendo soggetti alle medesime condizioni ambientali e operative, sviluppino il medesimo guasto nello stesso periodo (la “zona a rischio”), annullando l’affidabilità fornita dalla ridondanza.
Cosa si intende per ciclo di vita del prodotto in un UPS?
È l’insieme delle fasi che un UPS attraversa: infanzia, vita utile e vecchiaia, ognuna con un diverso livello di affidabilità e rischio di guasto.
Tutti i guasti causano interruzioni di corrente?
No. Alcuni guasti interni non causano disalimentazione, ma riducono l’affidabilità complessiva dell’UPS.
Qual è la differenza tra manutenzione preventiva e predittiva?
La manutenzione preventiva avviene secondo un piano temporale; quella predittiva si basa su misure e monitoraggi in tempo reale per anticipare i guasti (telecamere all’infrarossi).
Quando è il momento di sostituire un UPS?
Quando il tasso di guasto cresce, i componenti risultano obsoleti o i costi di manutenzione superano quelli di una nuova installazione.
Perché la ridondanza non elimina la necessità di manutenzione?
Perché se entrambe le macchine non vengono controllate, il rischio di guasto simultaneo aumenta, vanificando la sicurezza del sistema.
L’importanza della manutenzione dei gruppi di continuità
I raddrizzatori, i gruppi statici di continuità UPS e le loro batterie richiedono una manutenzione periodica con severi controllial fine di garantire l’efficienza e l’affidabilità delle apparecchiature, prevenendo malfunzionamenti, danni ai carichi ed alle apparecchiature stesse. Tali controlli sono indispensabili affinché in qualsiasi condizione gli apparati di continuità svolgano la loro funzione evitando la disalimentazione dei carichi.
Tali attività sono normalmente svolte dal personale tecnico delle società costruttrici e da società indipendenti specializzate in questo specifico settore: quello della continuità elettrica.
Tuttavia le aziende che dispongono di squadre manutentive interne dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di fornire ai propri team una conoscenza di base di questi apparati coinvolgendo il proprio personale nell’affidabilità e nella sicurezza degli apparati.
I corsi di formazione sugli UPS consentono di ottimizzare il lavoro di queste squadre.
Infatti, se si desidera raggiungere un buon livello di confidenza nella gestione dei gruppi di continuità e di conversione dell’energia, i manutentori interni necessiteranno di maggiori informazioni, di autonomia operativa e di una maggior comprensione delle situazioni critiche e soprattutto pre-critiche, per poter agire opportunamente ed in sicurezza, avvalendosi poi, eventualmente, delle società esterne specializzate.
I training forniscono agli addetti alla manutenzione tutte le conoscenze pratiche e teoriche di cui dispongono le principali società di manutenzione nel loro lavoro quotidiano.
L’importanza dei corsi per la manutenzione degli UPS per le società di Facility Management
A volte le società di Facility Management, proprio per l’ampio ventaglio di servizi che offrono, necessitano di una maggior conoscenza dei sistemi UPS e delle batterie di accumulatori che devono manutenere con proprie squadre o attraverso aziende in subappalto (sulle quali è necessario operare con specifici controlli tecnici). Questa esigenza di maggior confidenza e controllo richiede una approfondita conoscenza delle procedure fondamentali di manutenzione.
Gli obiettivi di un corso per la manutenzione degli UPS
L’obiettivo è quello di fornire tutte quelle informazioni necessarie per una autonoma gestione della manutenzione di base e delle attività di primo intervento su UPS.
Gli obiettivi i termini generali sono quindi i seguenti:
una conoscenza di base degli UPS, delle loro parti e delle batterie;
comprendere l’importanza della loro manutenzione;
conoscere le principali metodologie ed operazioni di manutenzione;
conoscere le operazioni base per la sostituzione di alcuni componenti;
procedure di montaggio delle batterie; loro controlli manutentivi;
riconoscere le situazioni critiche e precritiche;
conoscere le procedure di sicurezza inerenti le attività manutentive;
conoscere i principali strumenti di lavoro e i DPI;
avere infine consapevolezza che ogni manutenzione dovrebbe concludersi con indicazioni di miglioramento dell’affidabilità e della durabilità dell’UPS.
Un possibile indice di un corso per la manutenzione degli UPS
Conoscenza di base dell’UPS
Le parti di un UPS e le loro funzioni
Stati di funzionamento
Il ciclo di vita del prodotto e le probabilità di guasto
La manutenzione
Fini della manutenzione
Le 3 manutenzioni
Preventiva
Correttiva
Predittiva
La manutenzione preventiva
Procedure di sicurezza iniziali
Le principali operazioni di manutenzione preventiva dell’UPS; quali sono, come eseguirle
Le operazioni di controllo delle batterie
La vita attesa di alcuni componenti
Ventilatori, condensatori, batterie: procedure di sostituzione.
La manutenzione correttiva
Cenni sui casi di manutenzione correttiva più frequenti e su quelli risolvibili con formazione base
La gestione delle chiamate per guasto.
La manutenzione predittiva
L’utilità della manutenzione predittiva
Manutenzione preventiva o globale? Un confronto.
La manutenzione delle batterie
L’importanza dei controlli delle batterie
Batterie esauste e interventi per guasto (statistiche)
Controlli periodici e controlli continui (sistemi di monitoraggio)
I principali parametri di valutazione
Procedure per il montaggio delle batterie
Procedure per lo smaltimento delle batterie
La messa in servizio degli UPS
Controlli preliminari
Procedure per l’installazione
Procedure per la messa in servizio
Gli utensili della manutenzione
DPI
Strumenti di misura
Moduli per il monitoraggio delle batterie
Altri materiali e dispositivi
Un esempio di operazioni manutentive per gli UPS
La manutenzione preventiva annuale o semestrale di un UPS richiede che vengano svolte le seguenti operazioni.
controllo dello stato fisico e pulizia dell’apparecchiatura interna ed esterna;
verifica dei parametri elettrici generali;
controllo della temperatura e della ventilazione dell’UPS e dei locali, incluso il locale batteria ove presente;
controllo serraggi su morsettiera, delle connessioni interne e sulle batterie; controllo eventuali ossidazioni
controllo delle commutazioni
controllo predittivo con telecamera all’infrarosso;
verifica dell’efficienza della batteria di accumulatori;
controllo del ripple di tensione e di corrente in batteria;
verifica situazione parti di consumo: condensatori, vetilatori, batterie
controllo parti di scorta
contenuti e redazione del rapporto di intervento.
FAQ sui corsi per la manutenzione dei gruppi statici di continuità – UPS
Premessa l’importanza della manutenzione preventiva dei gruppi statici di continuità, a chi possono interessare questi corsi?
Questi corsi consentendo una maggior conoscenza degli UPS, delle situazioni critiche e soprattutto pre-critiche, fornendo procedure per gli interventi di primo livello sono rivolti a: – squadre manutentive interne, sempre presenti negli impianti industriali ed in altre attività complesse non necessariamente di produzione. – società di Facility Management
Quanto può durare un corso base di formazione per la manutenzione e il controllo degli UPS?
Il corso base e i momenti di approfondimento possono richiedere 3 giorni lavorativi. Il tempo dipende anche dalla numerosità dei partecipanti. Sarebbe meglio non superare mai le 4-5 persone.
Dove si svolgono i training per la manutenzione degli UPS?
Normalmente presso le sedi dei partecipanti. Tuttavia è bene che parte dei training si svolgano vicino agli UPS. Questo consente di affrontare meglio I diversi argomenti dei corsi.
Quali sono gli obbiettivi di un training sulla manutenzione degli UPS?
L’obiettivo è quello di fornire tutte quelle informazioni necessarie per una autonoma gestione della manutenzione di base e delle attività di primo intervento su UPS. Gli obiettivi i termini generali sono quindi i seguenti: – una conoscenza di base degli UPS, delle loro parti e delle batterie; – comprendere l’importanza della loro manutenzione; – conoscere le principali metodologie ed operazioni di manutenzione; – conoscere le operazioni base per la sostituzione di alcuni componenti; – riconoscere le situazioni critiche e precritiche; – procedure di montaggio delle batterie; loro controlli manutentivi; – conoscere le procedure di sicurezza inerenti le attività manutentive; – conoscere i principali strumenti di lavoro e i DPI.
Perché i corsi sulla manutenzione degli UPS dovrebbero interessare le società di Facility Management?
I corsi sono rivolti al personale delle società di facility management per consentire l’esercizio di un controllo critico sui lavori di manutenzione spesso subappaltati a società esterne.
Manutenzione batterie UPS: la continuità elettrica è fondamentale in ogni contesto critico: ospedali, data center, industrie e pubbliche amministrazioni. Tuttavia, più del 50% dei guasti agli UPS (gruppi di continuità) e ai raddrizzatori è causato da batterie esauste o monoblocchi interrotti, come evidenziato da numerosi studi di settore.
Un UPS senza una batteria efficiente non può garantire la riserva di energia necessaria quando serve. Per questo, il monitoraggio periodico delle batterie è essenziale, non solo per motivi di sicurezza, ma anche per assicurare il funzionamento affidabile di tutto il sistema. Approfondimenti tecnici su questo tema sono disponibili anche nel white paper APC by Schneider Electric: “Battery Maintenance for UPS”, un documento di riferimento a livello internazionale.
I tre pilastri della manutenzione efficace per UPS e raddrizzatori
Una strategia di manutenzione realmente efficace si basa su tre approcci complementari:
Controlli regolari sulle batterie
Manutenzione preventiva multimarche
Controlli predittivi con diagnostica avanzata (es. termografia a infrarossi)
Vantaggi misurabili in termini di affidabilità
Come evidenziato dal diagramma, unendo tutte le sezioni relative ai guasti prevenibili (escluse quelle imprevedibili), si ottiene una riduzione potenziale degli interventi straordinari fino all’85%.
I guasti evitabili includono:
accumulo di polvere,
cedimento di condensatori,
guasti ai ventilatori e alle connessioni.
L’integrazione di tecniche predittive permette inoltre di individuare in anticipo il deterioramento di schede elettroniche, componenti magnetici e interruttori, riducendo ulteriormente i rischi di blocco operativo.
Contattaci se vuoi che curiamo la manutenzione delle tue batterie per UPS
Tabella riassuntiva: guasti UPS evitabili e manutenzione consigliata
Tipo di guasto
Frequenza stimata
Manutenzione consigliata
Prevenibile?
Batterie esauste/interrotte
>50%
Controlli regolari
✅
Polvere e ventilazione
10-15%
Manutenzione preventiva
✅
Condensatori/connessioni difettose
10-15%
Manutenzione preventiva
✅
Schede elettroniche e magnetiche
<10%
Diagnostica predittiva (termografia)
✅
Guasti imprevisti (es. eventi estremi)
Residuale
Monitoraggio continuo
❌
Domande frequenti (FAQ) sulla manutenzione batterie UPS
Perché la maggior parte dei guasti UPS è dovuta alle batterie?
Perché le batterie si deteriorano nel tempo, spesso senza sintomi evidenti. Solo durante un blackout ci si accorge che non funzionano più.
Ogni quanto tempo vanno controllate le batterie?
Idealmente ogni 6 mesi, oppure secondo quanto suggerito dal costruttore e in base alle condizioni ambientali.
Che differenza c’è tra manutenzione preventiva e predittiva?
La preventiva segue un calendario fisso; la predittiva si basa su analisi avanzate, come termografia o rilevamento vibrazioni, per anticipare guasti.
Cosa include una buona manutenzione multimarche?
Verifiche su tutti i componenti (ventilatori, condensatori, cablaggi), indipendentemente dal produttore dell’UPS o del raddrizzatore.
Come funziona la termografia a infrarossi per gli UPS?
Identifica anomalie termiche invisibili a occhio nudo, evidenziando surriscaldamenti che possono preludere a un guasto.
È possibile raggiungere il 100% di affidabilità?
Nessun sistema è infallibile, ma una manutenzione preventiva e predittiva accurata può ridurre i guasti di oltre il 90%.